Sibilla Delfica - Cappella Sistina - Michelangelo

La Sibilla era una figura leggendaria della Grecia Antica che stazionava presso il santuario del dio Apollo di Delfi; era una vergine dotata di virtù divinatorie in grado di consultare oracoli e predire il futuro. Questa profetessa svolgeva attività mantiche e possedeva la capacità di ricavare informazioni, ritenute irraggiungibili, da fonti soprannaturali: pare fosse posseduta dallo Spirito del Dio stesso. 

Le Sibille hanno ispirato l'arte cristiana dall'XI secolo in numerosi cicli pittorici e scultorei. Esse sono normalmente raffigurate come la controparte femminile dei profeti; mentre i profeti annunziarono il Messia agli ebrei, le Sibille lo comunicarono, seppur in modo oscuro, ai pagani, completando quindi l'opera di annuncio universale. (fonte Wikipedia).

I primi mazzi di Sibille italiane, presero spunto dalle Sibille Lenormande. Nei salotti dell'aristocrazia italiana dell'800, gli ospiti venivano intrattenuti con queste carte ricche di particolari riconducibili alla vita quotidiana e molto semplici da interpretare. 

Le Sibille sono composte da 52 carte e sempre suddivise nei consueti quattro elementi: Fiori, Picche, Quadri e Cuori; e come per i semi dei Tarocchi, ogni elemento corrisponde ad un area ben definitiva della Vita del Consultante. I Fiori coincidono con i Bastoni, le Picche con le Spade, i Quadri con i Denari ed i Cuori con le Coppe.

Sono etichettate come "le Pettegole" o "le Chiacchierine", forse proprio per la peculiarità di raccontare fatti sconosciuti e sorprendenti.

Personalmente utilizzo "I Misteri della Sibilla" di E. Maiotti

 

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